Interim Management | ||
Fattiperl'impresa
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Il
Temporary
Management in Italia
[ Abstract da Fattiperl'impresa (Luglio 2006): mensile di informazione on-line ]
Fenomeno marginale o sottovalutato ? Proviamo a ricollocarlo nella giusta luce. Periodicamente sugli organi di stampa (Il Sole 24 Ore, Corsera, Espansione, Economy, Il Mondo, ecc.) si parla di TM come di un fenomeno marginale in Italia rispetto all'estero e dei Temporary Manger come di un superman o di una figura mitologica che aggiusta le aziende in crisi. È opportuno ricollocare il fenomeno nella giusta luce. Innanzitutto,
è utile precisare che il TM è chiamato così solo in Italia, mentre
all'estero è noto come interim management
ed i professionisti come interim manager. Il mercato italiano non è trasparente, ma non dovrebbe essere neanche così limitato come appare dagli articoli vari e dalle dichiarazioni delle prime tre o quattro società di TM (circa € 15 Milioni ?). Il valore totale potrebbe anche essere non inferiore a 100 Milioni di euro. Infatti, esistono Società di Consulenza che in alcuni casi erogano progetti di TM oltre a vari altri canali di contatto (commercialisti, soc. di executive search) tra manager freelance ed imprenditori. Inoltre, esistono top-manager come Enrico Bondi che, con proprie squadre di manager esterni, sviluppano progetti di Turnaround, cioè cambiamento in situazione di crisi (es.: Montedison, Lucchini, Parmalat, ecc.). Per quanto riguarda l'interim manager (o temporary manager) si tratta di un professionista serio e preparato con approccio pro-attivo e propositivo: ha mentalità e competenze per operare con il supporto di metodologie e tool utili per percepire anticipatamente i trend ed i cambiamenti futuri e pianificare in tempo le azioni opportune. Quindi deve avere "valide" competenze manageriali (innate o acquisite), abbinate a conoscenze metodologiche ed esperienze in progetti di cambiamento. Non vi è un percorso univoco che traghetta dalla dirigenza (a tempo indeterminato) e dalla consulenza all'interim management: le strade possono essere varie. Le associazioni professionali "non-ordinistiche" possono fornire un valido supporto sia con la definizione di standard professionali ed etici sia con lo sviluppo di percorsi di qualificazione basato sui crediti (corsi, seminari, esperienze pratiche, pubblicazioni, ecc.), seguendo l'esempio degli Institutes anglosassoni. Per concludere, si noti che manager interno, interim manager e consulente di management non sono figure alternative, ma tre attori complementari a supporto del successo delle aziende. Si ricorre all'interim manager solo quando l'azienda è carente di manager, sufficientemente esperti e/o motivati, in grado di gestire il progetto. In alcuni casi, è il consulente che evidenzia la necessità di introdurre un interim manager; in altri, è l'interim manager che richiede l'assistenza di un consulente. Oscar Pallme |
Glossario | |||
Focus | Professionista | Progetto | |
1) Professionale | Change
Manager Innovation Manager Project Manager Turnaround Manager Transition Manager Crisis Manager Gestore del cambiamento |
Change
Management Innovation Manager Project Management Turnaround Management Transition Management Crisis Management Gestione del cambiamento |
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2) Contrattuale | Contract
Manager Dirigente in affitto |
Contract
Management Dirigenza in affitto |
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3) Temporale |
Interim Manager Temporary Manager Dirigente a tempo |
Interim Management Temporary Management (T.M.) Dirigenza a tempo |
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[ Top ] | 4) Temporale + professionale | Interim
Change Manager (iC-Manager) Interim Project Manager Executive Interim Manager Executive Temporary Manager Top Temporary Manager |
Interim
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