Riflessioni sulle nuove professioni
Temporary Management e Consulenza
[ Abstract da pag. 12 e 13 di “Management Consulting news” (Febbraio 2001) ]
Manager a progetto
Il
mercato, le caratteristiche, i punti di incontro e le differenze con il
mondo della consulenza. Ce ne aprla in questo articolo il presidente di
ATEMA, l'Associazione per il Temporary Management. |
Interim Management, Interim Manager, Contract Management, Contract Manager, Transition Management, Transition Manager
Il lavoro temporaneo
ha origini antiche. Basta pensare che nella società agricola il lavoro
stagionale era la normalità. Venivano reclutati lavoratori ed anche i
loro capi per un'operazione temporanea, ad esempio la raccolta della
frutta, ai capi era affidata la gestione della squadra. L'evoluzione
industriale ha portato alla stabilità del posto di lavoro e,
particolarmente in Italia, si è realizzato un sistema che considera
inalienabile il diritto al posto di lavoro, rendendo molto complesse per
l'azienda, la modifica e soprattutto la riduzione dei posti di lavoro.
Questo anche per i dirigenti. Va ricordato tuttavia che esistono settori
in cui l'impiego a tempo determinato di dirigenti è abituale: si pensi
come esempio all'industria delle costruzioni e all'impiantistica, dove
spesso il capocantiere è una figura assunta a tempo. Esistono altre
situazioni analoghe, al punto che il contratto di lavoro per i dirigenti
prevede l'assunzione temporanea per un anno. Per i dirigenti in forza il
contratto a tempo indeterminato assicura l'inamovibilità, salvo accordi
di cessazione generalmente molto costosi per l'azienda. Si è un po' diffusa
la sensazione anche per i dirigenti che non avere un lavoro fisso sia un
guaio. Non lo è, purchè si
veda la cosa nella giusta prospettiva. In tutto il mondo
industriale, il posto del dirigente, che riveste la caratteristica di
collaboratore fiduciario, può essere annullato con breve preavviso o
addirittura negli USA con effetto immediato. Non è questa la sede
per disquisire sull'opportunità o l'equità di queste procedure: sono un
dato di fatto e tanto basta per queste note. Certo che la
flessibilità delle aziende è molto maggiore all'estero che in Italia. Il
Temporary Management (TM)
L'inserimento di un
Temporary Manager in azienda è sempre effettuato per progetti, con
obiettivi e tempi predefiniti. Questo sia che si tratti di un inserimento
generalistico, per aiutare a superare una svolta nell'azienda con la
disponibilità di un aiuto non molto dissimile dagli skills disponibili,
ma con l'aggiunta di una risorsa per il tempo necessario; sia che si
tratti di un inserimento specialistico che porta in azienda skills prima
non disponibili. Esempio del primo caso è l'azione eccezionale per
rovesciare la situazione economica (turnaround), esempi del secondo caso
possono essere lo start-up di una nuova iniziativa o il lancio di un nuovo
prodotto. Il
Temporary Manager (T-Manager) La prima cosa
importante è che il Temporary Manager veda la libertà e la possibilità
di cambiamento come una cosa positiva e non viva nel rimpianto del posto
sicuro. La prima cosa da fare per raggiungere questo stato d'animo è di
imparare a vendere la propria professionalità, cosa che non sempre è
facile, ma s'impara. Molti Direttori Commerciali hanno effettuato in
azienda operazioni di vendita più difficili. Inoltre la vita di azienda
costringe a una continua vendita di sé e del proprio operato (non intendo
prostituzione) che tutti fanno normalmente senza pensarci. La seconda cosa è la
capacità e la volontà di affrontare situazioni nuove raggiungendo
rapidamente la capacità di controllarle e di finalizzarle agli obiettivi.
Raggiunti questi è più divertente sentirsi inutili e cercare un altro
coinvolgimento, che restare dove si è a dormire sugli allori. Tra le caratteristiche
indispensabili per fare con successo quest'attività si può elencare:
Il
confronto con il consulente
Alla prima domanda si può rispondere positivamente, visti i buoni risultati che complessivamente ha dato l'utilizzo di questa forma di collaborazione in ormai numerosissimi casi, in Italia, oltre che all'estero. Bisogna che il Consulente abbia capito bene le valenze positive e negative del Temporary Management, con un approfondimento della loro conoscenza maggiore di quanto permettono queste note. Quali consulenti
possono fare il TM ? Spesso il
consulente, si assume responsabilità anche maggiori di quelle esercitate
dai dirigenti dell'azienda con cui opera, ma lo fa indirettamente
attraverso il cliente ! Per essere un buon Temporary Manager occorre aver acquisito anche il "mestiere" di Manager . Bruno
Borca
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