Aziende
Se falliscono i progetti IT l'errore non è tecnologico
[ Abstract da pag. 2 di “ItaliaOggi.it” (24 Maggio 2003) ]
Risorse non sempre all'altezza, tempi compressi e project management troppo rigido o eccessivamente variabile. |
I processi aziendali devono evolvere e i sistemi informativi vanno adeguati: è la regola non scritta che riguarda molto da vicino migliaia di imprese, ma non sempre tale obiettivo si concretizza in un progetto concreto e, soprattutto, funzionale e rispondente agli investimenti dedicati. Un'analisi del fenomeno degli insuccessi legati all'implementazione di un progetto IT, inteso come strumento per la trasformazione dei processi, è stato il tema portante dell'ultimo appuntamento di "Incontri Tematici", collana di eventi dedicati al mondo dell'Information Technology realizzata da Oscar Pallme in collaborazione con Siam1838. Fatti
& misfatti "A
livello di progetto", ha spiegato Guazzoni, "si riscontrano anomalie
sia nell'ambito dell'architettura informatica che a livello di gestione dei
processi e di definizione degli obiettivi: hardware e software sono spesso
sottodimensionati rispetto alle esigenze finali e l'integrazione di tipo legacy
non è considerata a sufficienza; c'è quindi un problema di figure competenti
preposte a gestire sistemi anche complessi, come ERP e CRM, e in ultima analisi
manca in genere un coinvolgimento organico dell'azienda nelle sue componenti
chiave, confermando la limitata propensione all'innovazione." Passando
al vaglio dei problemi riscontrati a livello di esecuzione del progetto,
Guazzoni ha puntato il dito su risorse e know-how, tempistiche e project
management: "Le prime non sono sempre all'altezza e portano a un approccio
superficiale, le seconde sono spesso compresse in modo eccessivo e comunque poco
verificate nel work in progress, il terzo non è mai troppo strutturato con
procedure operative e si presenta o troppo rigido o troppo
variabile". Terzo e ultimo punto su cui si è soffermata l'analisi degli insuccessi è il piano organizzativo, applicato alla struttura aziendale e alle prospettive a venire. "C'è a volte molta approssimazione", ha concluso Guazzoni, "nella scelta, nella formazione e nel coinvolgimento delle persone preposte a gestire il progetto IT, e questo genera problemi in fatto di comunicazione interna, controllo delle attività, verifica degli obiettivi". Scenario
ICT Gli
investimenti informatici degli anni '90, questo l'assunto, vedevano le aziende
investire in sistemi (ERP in particolare) con l'aspettativa di ridurre i costi
di gestione e di ottimizzare i processi correlati e le società di consulenza
impegnate spesso a ridisegnare i processi e le architetture applicative in modo
asetticamente perfetto senza però tener conto dell'impatto reale dei nuovi
applicativi. I
nuovi investimenti, invece, si orientano verso progetti contenuti nei tempi e
nell'impatto economico, legati allo sviluppo e al monitoraggio del business e
agli indicatori delle performance dei sistemi critici (EAI, Business
Intelligence, Datawarehousing, CRM, Product Lifecycle Management), e il ruolo
dei consulenti verterà quindi sull'offerta di soluzioni omnicomprensive dei
fattori critici che entrano nel progetto. Gianni Rusconi
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Per maggiori informazioni sul tema contattare: Oscar Pallme * www.pallme.com |