Pallme Family

 

The Roberto Pallme Collection

Homuncolus 

 

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HOMUNCULUS (Deutsche Bioscop GmbH, D 1916) 
Dir.: Otto Rippert; sc.: Robert Reinert; ph.: Karl Hoffmann; set design: Robert A. Dietrich; cast: Olaf Fönss, Ernst Ludwig, Albert Paul, Lore Rückert, Max Ruhbeck; 35mm, 6793 ft., 113’ (16 fps), George Eastman House (Roberto Pallme Collection). Preserved and printed 2002. Italian intertitles. 

Hitherto known through 2 episodes (preserved in black-and-white at the Berlin and Prague film archives), Otto Rippert’s epic of artificial intelligence and global dictatorship has resurfaced in the form of 6 nitrate reels with gorgeous color effects. An analysis of the restored footage has revealed that the print derives from the 1920 Decla-Bioscop reissue, a heavily condensed version of the 6-episode original. Moreover, the copy shown here is clearly incomplete, as the transition between some episodes remains obscure; it is hard to tell whether the narrative gaps are due to Decla’s abridgements, or to the ravages of time. To some extent, this Homunculus is therefore a fragment of a fragment. However fragmentary, it is also wonderful to look at: Homunculus’ birth in a Frankenstein-like laboratory is shown with multiple tints shifting within the same shot, and a silhouette view of the title character against the flaming sky is a spectacle to behold. The striking beauty of some images (such as an aerial view of a devastated city) and the eerie references to class struggle in an authoritarian society confirm the film’s status as a milestone of German silent cinema. — PCU

 

 

HOMUNCULUS (Deutsche Bioscop GmbH, D 1916) 
Dir.: Otto Rippert; sc.: Robert Reinert; ph.: Karl Hoffmann; set design: Robert A. Dietrich; cast: Olaf Fönss, Ernst Ludwig, Albert Paul, Lore Rückert, Max Ruhbeck; 35mm, 6793 ft., 113’ (16 fps), George Eastman House (Roberto Pallme Collection). Preservazione e stampa /Preserved and printed 2002. Didascalie in italiano / Italian intertitles. 


Noto finora attraveso due episodi (conservati in bianco e nero a Berlino e Praga), il dramma epico di Otto Rippert sull’intelligenza artificiale e la dittatura planetaria è riemerso in forma di sei bobine in nitrato, splendidamente colorate. L’analisi del materiale sopravvissuto ha rivelato che la copia deriva dalla riedizione del 1920 a cura della Decla-Bioscop, una versione fortemente condensata dell’originale in sei episodi. L’esemplare qui presentato è anche incompleto, poiché alcuni passaggi da una sequenza all’altra rimangono oscuri, e non sappiamo se le lacune sono il risultato dei tagli effettuati nel 1920, o dell’usura del tempo. In un certo senso, questo Homunculus è dunque il frammento di un frammento. Ma è anche un frammento bellissimo a vedersi: la nascita di Homunculus in un laboratorio alla Frankenstein è mostrata con lampi di colore che cambiano all’interno di una stessa inquadratura, e la breve immagine del protagonista che si staglia contro un cielo in fiamme è una visione che non si dimentica. Lo splendore sinistro di alcune sequenze (ad esempio la veduta aerea di una città devastata) e gli inquietanti riferimenti alla lotta di classe in una società autoritaria confermano lo statuto del film in quanto pietra miliare del cinema muto tedesco. — PCU 



(Sorce/Fonte: http://www.cinetecadelfriuli.org/gcm/previous_editions/edizione2003/FuoriQuadro.html; Programme notes by: Paolo Cherchi-Usai)