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(Source/Fonte: Catalogo della prima mostra di documentazione "Quando il cinema si chiamava Napoli" - Napoli, 7-12 Ottobre 1960)
Quando
il cinema si chiamava Napoli Foreword - The Neapolitan movie industry Not yet available. To be translated Exhibition methodology Not yet available. To be translated
Scientific design of the exhibition A) THE MOVIE PRODUCTION
B) CINEMA & SOCIETY
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Quando
il cinema si chiamava Napoli Introduzione - La nascita della cinematografia napoletana ... Nè l'accentramento, sul solo piano tecnico ed industriale, delle attività cinematografiche nazionali deve impedire che la nostra produzione mantenga costanti e sempre più intimi contatti con tutte le Regioni. Napoli ha dato ed ancor più potrà dare in avvenire, al cinema italiano produttori, artisti e tecnici di indiscusso valore. Potrà inoltre continuare a dare il contributo delle sue bellezze e delle sue altissime tradizioni artistiche. Promessa e pegno della favorevole evoluzione dei futuri rapporti fra il nostro cinema e Napoli è il riconoscimento delle benemerenze di scrittori, di artisti e di produttori partenopei. Goffredo Lombardo, che mantiene alta una nobile tra. dizione familiare, Dino De Laurentiis e Giuseppe Amato hanno dato un apporto di decisiva importanza allo sviluppo industriale e ai successi internazionali del cinema italiano. EITEL MONACO La metodologia della mostra I criteri informatori della « Prima mostra di documentazione: Quando il cinema si chiamava Napoli » - promossa dalla Associazione Napoletana della Stampa e realizzata dal Centro di Sociologia Cinematografica (aggregato all'ANICA e sezione autonoma del Centro Italiano per lo Studio della Comunicazione di Massa della Università degli Studi di Perugia) - trovano una loro jspiegazione logica qualora vengano inquadrati nel più vasto sistema di concetti guida, che presiedono l'attività di ricerca del Centro di Sociologia Cinematografica. In particolare, ci riferiamo ai criteri metodo logici di un vasto piano di ricerca idealmente denominabile: «Rapporti tra cinema e società in.Italia dal 1899 al 1923». Non a caso è stato preso in esame un periodo che segna il sorgere e l'affermarsi di una nuova industria - caratterizzata da « sovrastrutture » assolutamente specifiche - la quale viene via via configurandosi come popolare forma di spettacolo che incide profondamente sulla mentalità e sui gusti di vastissimi strati della popolazione. E' l'epoca della formazione delle categorie cinematografiche (dalle comparse ai produttori), l'epoca della formazione del pubblico, dell'intervento dello Stato e dell'alta finanza nell'industria cinematografica: in una parola, l'epoca in cui il cinema: diviene se stesso, con tutte le proprie implicazioni sociali. Senza entrare in questa sede nel merito dei problema, vogliamo qui accennare brevemente al punto nodale che caratterizza l'indirizzo della ricerca, e lo stesso disegno scientifico di questa «Prima mostra di documentazione». L'approccio metodologico seguito, infatti, non è estetico, ma scientifico: spiegazione che sembra essere ovvia, ma su cui bisogna insistere aliorchè si venga in sistematico contatto di studio con il fenomeno «cinema» : a tal punto sino ad oggi le strade seguite sono state assai diverse, a qualsiasi livello si affrontasse la complessa situazione. In sostanza, l'affermata necessità (che sembrerebbe «naturale» ) di studiare il fenomeno «cinema» nei suoi complessi rapporti con la «società» sulle basi metodologiche ,proprie delle scienze sociali (e soprattutto, della sociologia, della antropologia culturale e della psicologia sociale) è ancora, e soprattutto nell'ambiente italiano, una realtà nuova da sperimentare quasi totalmente. Partendo da. tali premesse, il disegno scientifico della mostra, prevede due sezioni che prendono in considerazione - la prima - il film come prodotto culturale dato, e le sue premesse tecnico-artistiche; la seconda - le varie prospettive del rapporto cinema-società. E' qui evidente come la prima sezione si configuri quale momento ideale dello stesso rapporto cinema-società : momento che soltanto per comodità di esposizione viene adialetticamente estratto dal contesto generale. Come è anche evidente che le diverse «situazioni» sociali previste dalla seconda sezione sono ben lungi dall'esaurire tutte le possibili categorie che individuano il rapporto cinema-società : ancora una volta, si è dovuto tener conto del concreto materiale espositivo, frutto di una ricerca di campo che assai difficilmente poteva soddisfare nei suoi risultati reali il ferreo schema logico ad essa preesistente. In questi limiti, è stato compiuto un tentativo di nuovo approccio di studio del rapporto cinema-società. L'innegabile fermento esistente in questo particolare settore delle scienze sociali darà sicuramente risultati che contribuiranno a chiarire ulteriormente questo primo esperimento. La stessa storiografia del film, intesa nell'accezione corrente di storiografia di prodotti culturali di alto livello anche se non sempre con implicazioni artistiche, non potrà che giovarsi del contributo delle scienze sociali, sia sul piano delle premesse metodologiche che su quello dei risultati concreti raggiunti. Romano CALISI
Disegno scientifico della mostra A) LA PRODUZIONE FILMICA
B) IL CINEMA NELLA SOCIETÀ
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